Tratto da www.quotidianosanita.it
La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche “accoglie con soddisfazione le misure oggi in Consiglio dei Ministri in materia sanitaria, inserite nel cosiddetto Dl Energia. In particolare, era da tempo auspicata l'abolizione strutturale del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che consentirà agli infermieri dipendenti di esercitare la libera professione senza restrizioni di orario. Un primo passo per aumentare le ore di assistenza sul territorio, anche in considerazione dell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La possibilità per gli operatori delle professioni sanitarie appartenenti al comparto sanità di svolgere attività libero professionale anche presso strutture diverse da quella di appartenenza al di fuori dell'orario di servizio risponde a quanto richiesto storicamente dalla Federazione e a quanto emerso dalle richieste degli Stati generali della professione infermieristica e dalle indicazioni scaturite dalla Consensus Conference, a cui hanno partecipato gli stakeholder più illustri della sanità nazionale.
Sul fronte della violenza sugli infermieri, più volte denunciata dalla stessa FNOPI, viene accolta con soddisfazione l’intenzione di inasprire le pene per gli aggressori, anche se la Federazione continua a ritenere che tali episodi siano un sintomo di un malessere più profondo, che affonda le radici in una mancata riorganizzazione dei servizi, nella carenza di personale e in una scarsa educazione al rispetto.
Parte bene l'avventura della rappresentativa dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo al torneo organizzato da Campus Action Cup.
Torneo che vede la presenza di diverse rappresentative della realtà cittadina teramana, non soltanto un momento di sport ma di conoscenza e confronto.
Nel primo incontro disputato dall'OPI Teramo presente anche il Presidente Cristian Pediconi per un saluto ai partecipanti, partita che ha visto imporsi l'OPI Teramo per 4 a 2 nei confronti della rappresentanza della Croce Rossa Italiana.
Le squadre partecipanti: Ordine degli Avvocati, 118, Polizia di Stato, Università , Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, OPI Teramo, Croce Rossa.
Il ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito istituzionale l’Annuario statistico del Servizio sanitario nazionale 2021, che contiene soprattutto la descrizione delle potenzialità strutturali del SSN e delle sue dotazioni (per il personale il ministero pubblica uno specifico rapporto).
Per quanto riguarda la professione infermieristica, particolare rilevanza assume, all’interno del capitolo sui distretti sanitari, l’assistenza domiciliare integrata, rispetto alla quale sull’annuario si legge che “l’assistenza domiciliare integrata è intesa come l’assistenza domiciliare erogata in base ad un piano assistenziale individuale attraverso la presa in carico multidisciplinare e multi professionale del paziente. Sono comprese anche le cure palliative domiciliari e i casi di dimissione protetta. Il piano assistenziale consiste nella definizione di un insieme organizzato di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita”.
“In generale – spiega l’annuario – le ipotesi di attivazione dell’intervento si riferiscono a malati terminali, incidenti vascolari acuti, gravi fratture in anziani, forme psicotiche acute gravi, riabilitazione di vasculopatici, malattie acute temporaneamente invalidanti dell’anziano e dimissioni protette da strutture ospedaliere”.
E per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività specifica: “Nel corso del 2021 sono stati assistiti al proprio domicilio 1.170.130 pazienti, di questi il 62,6% è rappresentato da assistibili di età maggiore o uguale a 65 anni e il 9,7% è rappresentato da pazienti terminali. Mediamente a ciascun paziente sono state dedicate circa 17 ore di assistenza, erogata in gran parte da personale infermieristico (11 ore per caso). In particolare, le ore dedicate a ciascun assistito anziano sono state 16, di cui 10 erogate da personale infermieristico, mentre le ore dedicate a ciascun malato terminale risultano pari a 23, di cui 15 erogate dal personale infermieristico“.