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Toscana, Conferenza regionale Scienze Infermieristiche

Nell'ambito della Leopolda della Sanità, il 23 e 24 settembre, si parlerà del ruolo dell'infermiere nel futuro.

Il 23 e 24 settembre, a Firenze, in occasione del Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore della Salute, si terrà la Conferenza regionale Scienze Infermieristiche.
Si discuterà del ruolo dell'infermiere nel futuro: un'intera giornata dedicata alle nuove prospettive della professione negli spazi della stazione Leopolda di Firenze.

Peculiarità dell'appuntamento di quest'anno sarà il coinvolgimento di altre Regioni per confrontare strategie e progetti e per avviare processi di condivisione e collaborazione: un momento importante, in cui i responsabili politici e delle scelte del Sistema Sanitario di diverse Regioni italiane si metteranno a disposizione delle imprese per condividere obiettivi e progetti di innovazione e sviluppo.

Il 24 settembre è prevista la Conferenza Regionale Scienze Infermieristiche – Leopolda Infermieri, dedicata alle "Nuove prospettive, formazione e management per un'infermieristica al servizio dei cittadini" e che sarà divisa in cinque sessioni: dalle 8.30 alle 18.30 temi come "Sviluppo, formazione, competenze, valorizzazione"; "Infermieristica comunità-famiglia"; "Infermieristica nei percorsi ospedalieri"; "Infemieristica in area emergenza urgenza"; "Scenari, organizzazione, gestione infermieristica".

La conferenza è aperta a tutti gli infermieri che possono già iscriversi, esclusivamente on-line, tramite l'applicazione Tom, su tom.opifi.it/tom_opi_fi/bacheca
La duegiorni prevede un convegno principale sugli aspetti più rilevanti della politica sanitaria e dello sviluppo economico per la Sostenibilità del Sistema della salute e lo sviluppo delle imprese, della ricerca e del lavoro, a cui si affiancherà un programma di iniziative ed eventi di approfondimento sui temi di particolare interesse: il futuro della medicina e della salute (futuro senza cancro, diabete); le eccellenze del Sistema sanitario nazionale e la loro valorizzazione a livello internazionale, la trasformazione del sistema guidata dalla tecnologia; il ruolo della sanità integrativa, le mutue e le assicurazioni; la medicina di precisione e medicina di genere; l'importanza dell'alimentazione per la salute e la sostenibilità del sistema; gli integratori e la medicina complementare; la promozione dell'etica e della meritocrazia contro per la sostenibilità del sistema. Su questi temi si svilupperanno anche delle isole espositive-progettuali.
Tra i temi speciali il "miglioramento continuo per la sostenibilità del Ssn", con un premio nazionale di idee e progetti.
E poi, tavoli di lavoro dedicati alle filiere dell'innovazione nel settore farmaceutico e dei devices; manufacturing ed export provision; biosimilari e sostenibilità per garantire l'accesso alle cure ai cittadini e per lo sviluppo del settore; partnership tra l'industria farmaceutica, il Sistema Sanitario Pubblico e il Sistema della ricerca per sconfiggere il cancro: proposte e prospettive; nuove imprese, grandi imprese, sistema sanitario, governo e fondi di investimento.

Info: www.forumdellaleopolda.it

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Isfoa: laurea honoris causa per Antonio Azzato, infermiere Dg dell'Humanitas Basilicata

Laurea honoris causa all'infermiere Antonio Azzato di Marsico Nuovo, laureato in "Scienze Sociali e del Lavoro" con specializzazione in "Gestione delle Risorse Umane". Ad assegnargliela l'Università I.S.F.O.A.

Laurea honoris causa all'infermiere Antonio Azzato di Marsico Nuovo, laureato in "Scienze Sociali e del Lavoro" con specializzazione in "Gestione delle Risorse Umane". Ad assegnargliela l'Università I.S.F.O.A. durante una cerimonia svolta al Polo Nautico di Salerno, per premiare le migliori professionalità e imprenditorialità italiane. E anche per favorire la realizzazione di una piantagione di cacao in Costa d'Avorio da donare a un folto gruppo di famiglie povere, che potranno, con il loro lavoro, sopravvivere per almeno 30 anni.
La cerimonia si è svolta alla presenza, del Magnifico Rettore Stefano Masullo, del Pro Rettore e presidente dell'Associazione Internazionale Onlus " E ti porto in Africa "Vincenzo Mallamaci e di una rappresentanza del Senato Accademico dell'ISFOA. Diciannove candidati, provenienti da quasi tutta Italia, hanno ricevuto prestigiosi dottorati in varie discipline e specializzazioni e tra essi Antonio Azzato. Hanno portato inoltre il loro saluto nel corso della cerimonia Mons. Giulio Cerchietti Officiale della Congregazione per i Vescovi della Santa Sede e Responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari, e Padre Constant Atta Kouadio, Assistente Spirituale e Presidente Vicario per l'Africa dell'Associazione "E ti porto in Africa".

Azzato, dipendente dell'ASP diretta da Giambattista Bochicchio, è distaccato presso la Direzione generale del Dipartimento politiche della Persona della Regione Basilicata, è Direttore Generale per la Basilicata del Corpo Internazionale di Assistenza e Soccorso Humanitas-Onlus con il grado di capitano, è coordinatore d'area della Val d'Agri per il Tribunale per i Diritti del malato - Cittadinanzattiva-Onlus, è Consigliere nel direttivo nazionale dell'ANOTE e ANIGEA associazioni scientifiche infermieristiche di ricerca in endoscopia, relatore a diversi congressi nazionali, autore di pubblicazioni, è stato insignito nel 2015 del titolo di "Accademico d'Onore" della Nobile Accademia Costantiniana di Cappadocia, è stato ancora, nel 2015 consulente per la stesura di una importantissima proposta di legge regionale presentata dai Consiglieri regionali Polese e Robortella, inerente la prevenzione e contrasto del fenomeno del mobbing sui luoghi di lavoro, argomento del quale Azzato è diventato conoscitore. La legge è attualmente in itinere.

"Azzato – ha dichiarato Mallamaci - raggiunge e aggiunge questo ennesimo traguardo dopo un costante impegno da oltre venti anni, nel campo sociale civile e sanitario, per i successi conseguiti, in ambito professionale, per i numerosi attestati di merito rilasciati da pazienti e professionisti con i quali ha collaborato e anche da alti dirigenti dell'ASP, a questo, si aggiungono numerosi episodi che lo hanno visto, tra l'altro impegnato in varie ed importanti attività di volontariato sia umanitario in soccorso ai migranti(ultimo in maggio con Humanitas in assistenza a milleduecento migranti sbarcati nel porto di Salerno) , che di protezione civile. Si è inoltre distinto in almeno quattro episodi, debitamente documentati, per aver salvato altrettante vite umane, intervenendo da solo da semplice civile in situazioni pericolosissime che lo hanno visto mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Questo e tanto altro ancora hanno fatto sì che gli venisse attribuito questo riconoscimento che, siamo certi, non sarà l'ultimo".

Dedicando il titolo alla propria moglie e ai figli, Azzato ha dichiarato di aver "sempre creduto che nella vita possa capitare a chiunque di inciampare e cadere, in tanti modi. Spesso, non senza fatica, ci si rialza , raramente da soli. Ma quando si nasce già a terra? Quando si è tra i più deboli del pianeta? Tra gli ultimi? Di quanto aiuto c'è bisogno? Di tutto l'aiuto possibile...un poco per uno, di un sorriso, di una mano tesa. Non lasciamoli in mare i migranti ed è giusto, ma non aggiungere a queste persone danno al danno, è ancora più giusto, e forse, lo è ancor di più giusto, aiutarli nella loro stessa terra, creando e garantendo quelle condizioni minime di vivibilità e di dignità".

Prossimo impegno quello della costruzione di un orfanotrofio in Costa D'Avorio in collaborazione con l'Associazione "E ti porto in Africa" di cui Azzato è volontario: "Lanceremo un grido d'aiuto alle istituzioni locali, certi che qualcuno lo raccolga, e con l'aiuto di tutti voi si spera di farcela. Gli ultimi ultimi, quelli che vengono dopo... gli ultimi, stanno proprio lì, ed è lì che porteremo ancora una volta il nostro ed il vostro aiuto con la speranza che un giorno non debbano imbarcarsi mai più".

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Comportamenti violenti in psichiatria: uno strumento validato per valutarli

"L'INFERMIERE" ON LINE - Aggressività: un problema emergente in sanità, soprattutto in ambito psichiatrico Potenzialmente pesanti le conseguenze non solo per la persona assistita ma anche per il professionista che lo assiste. Parole chiave: prevenire e gestire migliorando la qualità delle prestazioni erogate

Qual è lo strumento con una buona predittività nei confronti delle condotte aggressive e che possa rappresentare un supporto concreto alla valutazione da parte del professionista?
La Brøset Violence Checklist (BVC) è quello che tra tutti quelli attualmente conosciuti, ha dimostrato un buon livello di predittività secondo quando affermato da Terzoni, Ferrara, Lo Giudice e Destrebecq, autori dell'articolo "Validazione italiana della Brøset Violence Checklist (BVC) per la valutazione a breve termine del rischio di comportamenti violenti di pazienti in un'unità psichiatrica" - (L'Infermiere online n 1 del 2016).

Uno strumento elaborato in Norvegia strutturato in sei indicatori (confusione, irritabilità, clamorosità, minacce verbali, minacce fisiche, crisi pantoplastica) e validato in diversi contesti psichiatrici europei, continuano gli autori, che nonostante la sua dimostrata capacità predittiva non ha una versione italiana.

Ed è proprio alla validazione italiana dello strumento che hanno lavorato gli autori: attraverso l'osservazione di 153 pazienti hanno potuto documentarne la semplicità e velocità di compilazione e evidenziarne, analizzando i risultati ottenuti dalle osservazioni sui pazienti, la capacità di indentificare precocemente le persone a rischio di comportamenti violenti.

(Il testo integrale dell'articolo "Validazione italiana della Brøset Violence Checklist (BVC) per la valutazione a breve termine del rischio di comportamenti violenti di pazienti in un'unità psichiatrica" di Stefano Terzoni,Paolo Ferrara, Annalisa Lo Giudice, Anne Destrebecq è pubblicato nella sezione "Scienze infermieristiche" de L'Infermiere n.1/2016.

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