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Dopo oltre 12 ore di trattativa, nella serata del 15 giugno è arrivata la firma alla pre-intesa del CCNL del comparto Sanità. Firma che precede quella definitiva dopo le procedure di controllo. L'accordo, firmato da Aran e dai sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, FIALS, Nursind, Nursing Up), interessa 550mila lavoratori, di cui 270 mila infermieri che riceveranno aumenti da 146 fino a 170 euro.
Dopo mesi di intensa trattativa, culminata nella due giorni del 14 e 15 giugno, è arrivata la firma della pre-intesa sul nuovo Ccnl Sanità 2019-2021, così come aveva anticipato Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, che in seguito all’aggiornamento dell'atto di indirizzo integrativo da parte del Comitato di Settore Regioni-Sanità aveva spiegato che a questo punto possiamo arrivare alla firma del contratto della Sanità entro la fine di giugno.
L'accordo è stato firmato in serata da Aran e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che esprimono grande soddisfazione per un risultato importante e atteso da tempo.
Con questo rinnovo, a fronte delle risorse stanziate dal governo, riconosciamo salario, diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza pandemica garantendo la tenuta del Servizio sanitario nazionale e la salute dei cittadini. Il contratto riconosce a queste lavoratrici e lavoratori un importante riconoscimento del valore e dell’impegno profuso, sia sul fronte del salario che su quello dei diritti, e rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio sanitario, che dovrà passare adesso da maggiori risorse e da assunzioni stabili.
"Ringrazio per la proficua collaborazione le organizzazioni sindacali e l’Aran, ed il suo Presidente Antonio Naddeo, perché la firma dell’ipotesi di contratto del comparto sanità – ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – è un passo in avanti importante per il servizio sanitario e rappresenta un riconoscimento dovuto a categorie professionali, come infermieri e operatori socio sanitari che rappresentano uno dei pilastri su cui si basa l’organizzazione e la qualità del lavoro della nostra sanità."
Grazie alla collaborazione Governo-Regioni – ha spiegato Davide Caparini, Assessore al Bilancio della Regione Lombardia e presidente del Comitato di Settore Regioni–Sanità – sono state individuate le risorse necessarie per il rinnovo del contratto, complessivamente a 241,6 milioni, che finanzieranno l’indennità del personale assegnato ai servizi di pronto soccorso, il trattamento accessorio e il nuovo ordinamento professionale. Ciò comporterà un aumento economico per i dipendenti del comparto, riconoscendo così la dedizione e la professionalità di chi, fra l’altro, ha dato un contributo fondamentale per fronteggiare l'emergenza Covid-19."
Quali saranno le novità previste dal contratto?
Il nuovo accordo prevede aumenti mensili fino a 98 euro lordi, ai quali per gli infermieri sarà aggiunta un’indennità di altri 72 euro lordi sempre mensili (dunque, fino a 170 euro in più per i livelli più alti).
Ma le novità previste dal contratto sono molte di più: dal ruolo contrattuale sanitario ai permessi a ore (non più solo a giornate intere) nell’ambito della Legge 104, dalle progressioni orizzontali agli scatti di stipendio legati all’anzianità e alla valutazione annuale.
In attesa del documento ufficiale, che analizzeremo nel dettaglio nelle prossime settimane, è evidente che la firma “unitaria” dà un segnale importante al mondo del lavoro.
Ai fini del recupero del debito formativo pregresso relativo ai trienni 2014-2016 e 2017-2019 è consentito ai professionisti sanitari di effettuare sul portale Co.Ge.A.P.S. lo spostamento dei crediti acquisiti tramite la partecipazione ad eventi con “data fine evento” al 31 dicembre 2021 entro il 30 giugno 2022.
E’ una delle novità contenute nella delibera della Commissione nazionale per la formazione continua, emanata il 14 dicembre.
I membri della Commissione fanno sapere che, ad oggi, soltanto 26.500 professionisti sanitari hanno trasferito crediti dal triennio 2017-2019 al 2014-2016, a fronte di circa 700.000 professionisti non certificabili nel triennio 2014-2016 ed ancora che l’attuale funzione di gestione dei crediti mancanti è utilizzata impropriamente dai professionisti per l’inserimento di crediti relativi ad eventi FAD i cui report non sono stati ancora trasmessi dai provider.
Considerato che la data del 31 dicembre 2021, termine massimo previsto per l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2017-2019, non potrà coincidere con l’effettiva presenza nella banca dati del Co.Ge.A.P.S. di tutti i crediti effettivamente maturati dai professionisti, di delibera che:
1.Ai fini del recupero del debito formativo pregresso relativo ai trienni 2014-2016 e 2017-2019 è consentito ai professionisti sanitari di effettuare sul portale Co.Ge.A.P.S. lo spostamento dei crediti acquisiti tramite la partecipazione ad eventi con “data fine evento” al 31 dicembre 2021 entro il 30 giugno 2022.
2.Per i professionisti che non si sono avvalsi per il recupero del debito formativo relativo al triennio 2014-2016 della facoltà di cui al par. 3.7 del Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario, il Co.Ge.A.P.S. procede d’ufficio a trasferire i crediti utili al raggiungimento della certificabilità nel triennio2014-2016, esclusivamente nel caso in cui per il triennio 2017-2019 i professionisti interessati abbiano conseguito crediti in eccedenza rispetto a quelli necessari all’assolvimento dell’obbligo formativo individuale del triennio 2017-2019.
3.Per i professionisti che hanno compiuto il settantesimo anno d’età il Co.Ge.A.P.S. riconosce in modo automatico l’esenzione di cui alla lettera o) del par. 4. del Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario. Rimane fermo l’obbligo del singolo professionista di comunicare l’esercizio non saltuario dell’attività professionale tramite il portale Co.Ge.A.P.S, essendo in tal caso soggetto all’obbligo formativo ECM. Tale comunicazione equivale a rinuncia dell’esenzione.
4.La segnalazione di partecipazioni non trasmesse dai Provider e ancora mancanti sul portarle Co.Ge.A.P.S. può essere effettuato, dai professionisti sanitari, solo una volta decorso il termine di 90 giorni dalla data di fine evento pianificata dal Provider. Il riconoscimento dei crediti ECM per partecipazioni mancanti, segnalate manualmente dai professionisti sul portale Co.Ge.A.P.S., è comunque subordinato all’autorizzazione da parte dell’ente accreditante, ai sensi del par. 1.13 del Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario.
Per lo “spostamento” dei crediti seguire la seguente procedura:
Per i professionisti che sono nelle condizioni di dover utilizzare i crediti 2020 per colmare il fabbisogno 2017-2019, al termine della striscia di ogni evento sarà presente la colonna “Sposta” che riporta il simbolo del notes sulla quale l’interessato deve cliccare per spostare l’evento utile ed i crediti relativi nel triennio 2017-2019.
Nel corso del procedimento appare una scritta che chiede (per 2 volte) conferma dell’esportazione dei crediti: “Questa partecipazione, una volta spostata non potrà più essere cambiata di competenza.Sicuro di voler procedere con l’operazione?”. Una volta risposto "Si" il trasferimento sarà completato, ma sarà utile controllare nuovamente il triennio 2017-2019 per verificare l’effettivo spostamento dei crediti.