"L'INFERMIERE" ON LINE - La costipazione, un sintomo frequentemente cronico che può riflettersi in modo significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre e generare rilevanti costi sanitari per la gestione.
Il sesso, quello femminile ne è più colpito, l'età e la classe sociale sono le variabili strettamente correlate alla prevalenza di questo problema: complici, al di sopra dei 65 anni, la diminuzione del tono muscolare, la diminuzione dell'esercizio fisico, l'assunzione di farmaci che possono essere causa di disturbi della motilità del colon o disidratazione e una concomitanza di alterazioni alimentari.
Assunzione di alimenti e liquidi adeguati e esercizi fisici mirati rappresentano il trattamento di elezione per risolvere il problema della costipazione. Quando questi correttivi non sortiscono gli effetti attesi può essere indicata, da parte del medico, l'assunzione temporanea di lassativi: emollienti delle feci, lubrificanti ad azione rapida, agenti formanti massa, lassativi stimolanti, sono quelli solitamente usati.
Ma quale è la reale efficacia degli principali interventi conosciuti e adottati per la gestione della costipazione nella persona adulta?
E' proprio per fare il punto sulle conoscenze disponibili che Loguercio, Re e Lusignani, autori dell'articolo "La gestione della costipazione cronica nell'adulto: overview di revisioni sistematiche" - (L'Infermiere online n 1 del 2016), hanno effettuato una revisione della letteratura.
Un lavoro impegnativo di reperimento delle fonti, a partire dalla formulazione del quesito clinico secondo la metodologia PICO, su Cochrane Library, Embase e Medline, di analisi critica dei documenti e di sistematizzazione dei risultati.
Interessante quanto documentato e sottolineato dagli autori dello studio che evidenziano da un lato come allo stato attuale delle conoscenze la gestione iniziale della costipazione includa l'educazione al paziente, appropriate modificazioni dello stile di vita e accorgimenti dietetici tramite supplementazione di fibre con eventuale utilizzo di lassativi, come lo psillio o la metilcellulosa, associati a un'idonea assunzione di fluidi e, qualora i pazienti manifestino disfunzioni nella defecazione, la tecnica di biofeedback. Dall'altro, però anche come le prove di efficacia a supporto degli interventi più diffusi non sempre appaiano convincenti o univoche, ciò a seguito di limiti manifestati dalle sperimentazioni cliniche condotte.
Condivisione emerge invece sul ruolo che, nell'ambito del gruppo di cura, può assumere l'infermiere che abbia seguito un percorso di formazione post-base mirato, nel concorso all'implementazione di interventi educativi finalizzati alla gestione della costipazione a livello dietetico.
(Il testo integrale dell'articolo "La gestione della costipazione cronica nell'adulto: overview di revisioni sistematiche " di Elena Loguercio, Luca Giuseppe Re, Maura Lusignani è pubblicato nella sezione "Scienze infermieristiche" de L'Infermiere n.1/2016.
L'Italian Academy Wound Care propone corsi per chi vuole formarsi sull'intero management vulnologico. E ripropone una Masterclass: quest'anno sul piede diabetico.
Fino al 30 agosto 2016 sarà possibile iscriversi all'Iawc-Italian Academy Wound Care, Scuola superiore nazionale per la Cura delle Ferite difficili ed Ulcere cutanee, con sede al Polo universitario di Asti.
L'Iawc dedica ampio spazio alle sessioni pratiche e all'interazione perché vuole rappresentare un percorso formativo completo per la crescita professionale dei suoi discenti che, se si inscriveranno al corso completo, avranno la possibilità di partecipare a stage super specialistici in centri convenzionati del territorio veneto.
L'Accademia si occupa, infatti, non solo di diagnosi e cura, ma anche di prevenzione dalle ulcere cutanee di varia eziologia, da quelle dovute ad una prolungata pressione, alle altre di origine diabetica e vascolare degli arti inferiori. Durante le ore di lezione, inoltre, vengono affrontati temi riguardanti l'organizzazione ambulatoriale e di reparto, la domiciliazione del paziente con la continuità delle cure, i costi di gestione, i Drg.
Esistono vari tipi di corsi finalizzati all'apprendimento della materia in modo diversificato: da quelli più semplici e rapidi a quelli più importanti e duraturi. Tutti avranno inizio il 26 ottobre 2016 presso il Polo universitario di Asti e garantiranno i crediti Ecm.
Inoltre, anche quest'anno si svolgerà la Masterclass, il 29 ottobre 2016, che verterà sul piede diabetico: diagnosi, cura e prevenzione. Anche per questo sono previste sessioni teoriche e pratiche, nonché gli Ecm del caso.
Tutte le info su: www.iawc.it
La senatrice Annalisa Silvestro, membro del Comitato centrale OPI, interviene sul Ddl Lorenzin: "Gli Ordini sono un grande obiettivo, un impegno a favore della società per combattere abusivismo, opacità fiscale e amministrativa e autoreferenzialità. E per garantire qualità professionale al sistema e ai cittadini"
Con l'approvazione da parte del Senato del disegno di legge 1324 "Norme varie in materia sanitaria", più noto come Ddl Lorenzin, le professioni sanitarie tutte hanno raggiunto un importante traguardo che conferma il ruolo che viene loro attribuito per l'evoluzione e lo sviluppo del Servizio sanitario nazionale e dell'intero sistema salute del Paese.
Le professioni sanitarie attraverso i loro Ordini e i Collegi hanno da sempre fatto una scelta di campo a favore del cittadino, sostenendo un Ssn pubblico, equo, solidale e universale a cui chiedevano fosse correlato un impianto ordinistico moderno con norme adeguate all'attuale contesto sociale e nei rapporti con le istituzioni, i cittadini e i professionisti.
Ora, la tanto attesa riforma ordinistica in sanità è a un passo dalla meta e si lascia alle spalle un percorso tortuoso e accidentato fatto di stop and go, di speranze e acerbe delusioni che erano rese ancora più incomprensibili stante l'evidenza di quanto l'impianto ordinistico avesse bisogno di un'ampia ridefinizione nella governance interna, nelle relazioni con le istituzioni e con i propri professionisti e nella rete di rapporti con la collettività sociale.
Una riforma resa ancora più necessaria per le funzioni che sempre più assumeranno gli Ordini professionali dopo il varo del decreto legislativo n. 38/14 che attua la direttiva n. 24 del 2011 dell'Unione europea sull'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera; della direttiva n. 52 del 2015 dell'Unione europea sulle misure per agevolare il riconoscimento delle etichette mediche emesse in un altro Stato membro e, ancora, del decreto legislativo n. 15/16, sull'attuazione della direttiva n. 55 del 2013 dell'Unione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica le direttive 36 del 2005 e 1024 del 2012, relative alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno IMI, quello della tessera professionale europea.
Agli Ordini viene, infatti, chiesto di svolgere un ulteriore e peculiare ruolo a favore dei cittadini-pazienti fornendo dati e informazioni in generale e specificamente sulle competenze e sul comportamento deontologico dei professionisti iscritti ai loro Albi oltre che per la garanzia sulla loro professionalità.
Nel Ddl Lorenzin gli Ordini, completamente autofinanziati dagli iscritti che offrono così un ulteriore contributo al sistema salute, agiscono quali organi sussidiari dello Stato per tutelare gli interessi pubblici connessi all'esercizio delle professioni sanitarie.
Quello degli ordini e dei professionisti loro iscritti è, quindi, un impegno a favore della società, che potrà contare su solidi e attenti alleati non solo per combattere l'abusivismo professionale, l'opacità fiscale ed amministrativa e l'autoreferenzialità professionale, ma anche per sostenere e verificare il costante aggiornamento delle competenze professionali e la manutenzione delle conoscenze e delle abilità attraverso il contributo fornito alle istituzioni per la definizione del fabbisogno e dei contenuti formativi.
Un grande obiettivo, dunque, quello dei professionisti sanitari: garantire risposte appropriate e pertinenti, anche attraverso i loro novellati Ordini professionali, ai nuovi ed emergenti bisogni di salute dei cittadini e preservare il fondamentale patrimonio di valori, conoscenze, scientificità e solidarietà che sottendono e informano il nostro Servizio sanitario nazionale.
Attendiamo perciò di festeggiare la trasformazione del Ddl Lorenzin in legge dello Stato rapidamente e comunque entro l'anno in corso.
Annalisa Silvestro
Senatore della Repubblica
Membro del Comitato centrale Federazione nazionale OPI