Ultimati i lavori del Comitato Tecnico Scientifico, promosso dall'associazione APRIRE e coordinato dall'infermiera Ermellina Zanetti, sulla base delle indicazioni disposte disposte nella conferenza tenutasi il 24 ottobre scorso, alla quale ha partecipato attivamente la Fnopi.
Da oggi è resa pubblica la versione finale delle Raccomandazioni e del Documento di Consenso sulle Cure Palliative nel Grande Anziano a domicilio, nelle residenze e in hospice, redatta dal Comitato Tecnico Scientifico, coordinato dall'infermiera Ermellina Zanetti (Università degli Studi "Tor Vergata"), sulla base delle indicazioni disposte dal Panel Giuria nella conferenza tenutasi a Roma il 24 ottobre scorso, alla quale ha partecipato attivamente la Fnopi.
I documenti sono anche consultabili sul sito web dell'Associazione Assistenza Primaria In Rete APRIRE e in allegato su questa pagina.
L'articolato percorso cha ha portato alle Raccomandazioni del Documento di Consenso è stato promosso da APRIRE con con il supporto della Fondazioni Guido Berlucchi, Fondazione Floriani e ENPAM, con il coinvolgimento dei Presidenti e di Referenti delle Federazioni Nazionali degli Ordini Professionali dei Medici e degli Infermieri, del Consiglio Nazionale degli Psicologi, dell'Istituto Superiore di Sanità, delle Società Scientifiche dei Medici di Famiglia (SIMG), dei Geriatri (AGE, AIP, SIGG, e SIGOT), delle Cure Palliative (SICP) e del Centro di Ricerca per l'Etica Clinica - Università delI'Insubria - Varese.
Un contributo, quello della professione infermieristica, decisivo nel ridefinire i bisogni di cura e assistenza secondo i principi della medicina palliativa, per meglio indirizzare le scelte terapeutiche, diagnostiche e assistenziali. Nelle persone anziane e molto anziane, che vivono a casa o nelle strutture residenziali, affette da comorbilità, da disabilità funzionale o cognitiva, per lo più con le caratteristiche della disabilità progressiva, è infatti difficile identificare coloro che hanno una ridotta speranza di vita e ciò implica una una mancata ridefinizione dei bisogni di cura e assistenza secondo i principi della medicina palliativa.
Stampa
Ha guidato al telefono le manovre di rianimazione: "Sei stato un eroe, difficilmente avrai pace ma hai fatto tutto quello che potevi fare nel modo migliore"
Sono l’infermiere che per interminabili istanti ha guidato il papà di quella povera piccola durante la rianimazione telefonica, fino all’arrivo dei primi soccorsi. Vorrei solo dire a quella povera famiglia che il loro dolore mi giunge come una pugnalata. Vorrei che tutto fosse andato diversamente, vorrei abbracciarli forte perché credo che le parole di quell’eroico papà, mentre eseguiva ogni manovra rianimatoria che gli veniva consigliata, non le dimenticherò mai. Le sue grida di dolore mentre invocava il nome della sua piccola, mentre gridava: «Ma è la mia bambina...». Faccio questo lavoro da molti anni ormai e sono papà di un piccolo esserino da tre, e non vedevo l’ora di uscire dal lavoro per tornare a casa ed abbracciarlo. Lavoro sull’elicottero e nella gestione di esso e tutti i miei colleghi e amici coinvolti nella gestione di questo intervento sono tornati a casa con le lacrime agli occhi. Rivestiamo noi stessi di dure corazze ma, come qualcuno mi ha fatto notare, sono solo piene di buchi e lasciano profonde cicatrici che solo chi combatte può avere il diritto di portare. Questa sarà una cicatrice davvero profonda...