La base della crescita della professione infermieristica è la formazione, soprattutto quella specialistica, che ha mostrato tutta la sua rilevanza durante l’emergenza COVID, ma che resta strategica per una corretta gestione delle nuove esigenze che l’assistenza sanitaria impone.
L’esperienza dei mesi passati ha messo in risalto la necessità di sviluppare un nuovo management sia a livello ospedaliero che di distretto, in grado di riorganizzare l’assistenza garantendo le cure e la sicurezza per i pazienti di strutture di assistenza come quelle di ricovero classiche, ma anche le RSA od ospedali di comunità a gestione infermieristica, previsti nel Patto per la salute.
Partendo da questa consapevolezza, Elena Miroglio, presidente di una realtà industriale che opera nel settore moda donna con diversi marchi in Italia e all’estero, ha deciso di sostenere concretamente insieme a FNOPI le donne infermiere in questo cammino professionalizzante, valorizzando così un ruolo in cui le competenze e il continuo aggiornamento sono fondamentali, ancora di più alla luce della recente emergenza sanitaria.
Un riconoscimento a una categoria professionale rappresentata principalmente dalle donne (il 78% del totale in Italia), che richiedono di essere sempre più preparate e di avere la possibilità di accedere ad una formazione di qualità. Il punto di vista femminile, la forza e la capacità di accogliere, sono infatti qualità centrali nel lavoro, così come nella società.
Il progetto prevede l’istituzione di 5 borse di studio riservate a infermiere under 40 anni che abbiano già conseguito la laurea magistrale e intendano effettuare un master di secondo livello.
Il bando, pubblicato sul sito www.fnopi.it (A QUESTO LINK), aprirà la strada a diversi percorsi formativi realizzati da molti atenei sul territorio nazionale.
Le domande (IL MODELLO DI DOMANDA A QUESTO LINK) dovranno essere inviate all’indirizzo Pec della Federazione
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Riconoscimento e valorizzazione del ruolo e delle funzioni dei Dirigenti delle Professioni Infermieristiche e Sanitarie.
Lo chiede la SIDMI; Società italiana tecnico scientifica per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche, in una lettera inviata al presidente delle Regioni e al coordinatore della Commissione Salute degli assessori e alla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche.
Nella lettera, a firma del presidente SIDMI, Brono Cavaliere, la Società si rende disponibile a contribuire allo sviluppo di Linee di indirizzo Nazionali utili a definire e/o consolidare il ruolo di governo delle Direzioni delle professioni Infermieristiche e delle Direzioni delle Professioni Sanitarie (D.P.S.).
“Dovrà essere messa in evidenza – si legge – la fondamentale alleanza con le professioni mediche e i farmacisti, in un ottica nuova ed innovativa, unica strada per riformare sostanzialmente il Nostro Servizio Socio Sanitario”.
Di seguito il testo integrale della lettera In un momento delicato e difficile come quello vissuto di emergenza COVID19 è stato fondamentale l’apporto umano e professionale messo in campo dagli Infermieri e dalle altre professioni sanitarie.
“La competenza nella presa in carico di nuovi bisogni, la flessibilità nel mettersi a disposizione con immediatezza al di là dei limiti ordinari e l’eticità nel garantire risposte in momenti particolarmente difficili per le persone assistite ed i familiari hanno messo in luce, ancora una volta, i professionisti direttamente coinvolti nell’assistenza diretta ma anche i “registi”, coloro che a livello organizzativo hanno garantito continuità e risposte nuove, efficaci ed efficienti e una costante attenzione alla sicurezza dei colleghi impegnati in prima linea.
Lo hanno fatto con un senso del dovere, non scontato, impegnandosi quotidianamente per giorni e mesi, ininterrottamente, guidati da valori deontologici tipici delle professioni infermieristiche e sanitarie.
Sono stati presenti e parte attiva in rete ed in team multi professionali e interdisciplinari, fortemente integrati nelle unità di crisi a livello regionale e locale affiancando le Direzioni strategiche, Sanitarie e Dipartimentali nella presa di decisioni e nelle scelte di riorganizzazione e definizione di nuovi percorsi. Queste scelte, come si è ampiamente dimostrato, hanno fatto la differenza. Hanno reso le organizzazioni più “resilienti”.
Oggi stanno affrontando la complessa fase 2 di ripartenza delle attività assistenziali e di cura ordinarie delle ASL e degli Ospedali e partecipano attivamente alla definizione dei Piani per affrontare e contenere nuove possibili emergenze preannunciate dalle società scientifiche internazionali. Il loro ruolo è insostituibile e necessario.
Hanno e stanno dimostrato, ancora una volta, la peculiarità della funzione all’interno delle Aziende Sanitarie Locali o Ospedaliere che si connota di una trasversalità unica e necessaria.
La Nostra Società Tecnico Scientifica SIDMI sostiene con forza le azioni messe in campo dalla Nostra rappresentanza istituzionale FNOPI sugli investimenti, oramai ineludibili, sulle professioni Infermieristiche, sugli Infermieri di famiglia e comunità e scolastici. Riteniamo fondamentale che sia da affiancare ad un serio investimento sulle figure di Dirigenza Infermieristica e delle Professioni sanitarie che devono essere presenti ai vari livelli organizzativi e professionali e ritenute valore e risorsa del Sistema.
E’ stata data chiara evidenza delle capacità di risposta in situazione emergenziale partendo da situazioni organizzative e di “ staffing critiche”. La presenza stabile di una Direzione delle professioni Infermieristiche e Sanitarie è in grado di incidere sulla qualità delle cure erogate, sullo sviluppo professionale e sul clima organizzativo, elemento fondamentale per l’affiatamento e l’integrazione dei team di cura.
Si auspica, pertanto, Presidente e Coordinatore l’attenzione Vostra, dei Presidenti delle Regioni e province Autonome e dei Direttori Generali al riconoscimento e valorizzazione delle posizioni e delle funzioni dei Dirigenti delle Professioni Infermieristiche e Sanitarie nella programmazione dei Fabbisogni di personale in relazione ai diversi contesti, complessità e bacini di utenza e l’utilizzo tempestivo nelle varie Regioni d’ Italia, da parte delle Aziende Socio-Sanitarie o Ospedaliere delle graduatorie in essere o la predisposizione di nuove procedure concorsuali laddove non presenti.
L’Italia e il suo Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di Dirigenti delle Professioni Infermieristiche e Sanitarie stabilmente assunti all’interno del sistema sanitario pubblico e privato. Ad oggi i Dirigenti delle Professioni Sanitarie sono circa 400 su tutto il territorio nazionale. Con questi numeri non si garantisce il corretto funzionamento di queste strutture. Oggi vengono prevalentemente ricoperti i ruoli di Direttore o Responsabile delle strutture di Direzione Infermieristica e delle professioni Sanitarie. Questa situazione palesemente insufficiente non è più sostenibile e necessita di urgenti investimenti per almeno altri 3000 posti di dirigente delle professioni infermieristiche e sanitarie da impiegare a più livelli organizzativi gestionali e clinici per garantire continuità ai servizi già istituiti, e l’apertura là dove non è ancora stata attivata nessuna Direzione delle professioni Infermieristiche e sanitarie.
La Società Italiana tecnico scientifica per la Direzione e il Management delle Professioni Infermieristiche si rende fin d’ora disponibile a contribuire allo sviluppo di Linee di indirizzo Nazionali utili a definire e/o consolidare il ruolo di governo delle Direzioni delle professioni Infermieristiche e delle Direzioni delle Professioni Sanitarie (D.P.S.). In particolare, per le D.P.S società scientifica intende aprire un confronto ed una proficua collaborazione con le altre professioni sanitarie per integrare e valorizzare il loro contributo all’interno del sistema organizzativo e del processo strategico della Direzione delle Professioni Sanitarie in una logica di integrazione e di multi professionalità nelle risposte socio-sanitarie da garantire ai cittadini. Dovrà essere messa in evidenza la fondamentale alleanza con le professioni mediche e i farmacisti, in un ottica nuova ed innovativa, unica strada per riformare sostanzialmente il Nostro Servizio Socio Sanitario”. www.fnopi.it
“E’ molto importante anche un vostro sorriso per i pazienti e per chi soffre”, ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, incontrando la presidente e il portavoce della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli e Tonino Aceti.
La Senatrice Casellati ha ringraziato gli infermieri anche a nome di tutto il paese per la competenza professionale e la vicinanza al malato dei professionisti, dimostrati soprattutto durante la pandemia e che “grazie alla vostra capacità di forte prossimità con i cittadini e i pazienti – ha detto Casellati – oltre a garantire la migliore assistenza ha consentito di non lasciare solo nessuno nel momento del bisogno”.
La presidente del Senato ha parlato con la presidente FNOPI dei problemi della professione: carenza di organici, carenza di assistenza sul territorio e importanza in questo senso che assume la professione infermieristica.
Ed è stato affrontato anche il tema della Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato sulla quale la presidente del Senato ha voluto sottolineare l’importanza che questa sia lo strumento sempre vivo per onorare l’impegno e il sacrificio di medici, infermieri, professionisti sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato.
La presidente del Senato, che già in più occasioni ha sottolineato in questi mesi il ruolo fondamentale che hanno assunto gli operatori sanitari durante la pandemia, ha ascoltato le istanze FNOPI e ha assicurato il suo interessamento perché al Senato e nelle sedi parlamentari in generale questi argomenti trovino corsie preferenziali, ascoltando sempre chi questi problemi e queste necessità le vive ogni giorno per garantire la salute dei cittadini.
Durante l’incontro, la presidente FNOPI ha consegnato alla Senatrice copia del Codice deontologico degli infermieri per far comprendere meglio i principi etici inderogabili della professione, un’analisi dettagliata delle problematiche e dei numeri della professione infermieristica e una raccolta fotografica che illustra le situazioni proprie dell’essere infermieri.
“Siamo grati alla Senatrice Casellati – ha detto Barbara Mangiacavalli – per le parole di elogio e vicinanza alla nostra professione e per la consapevolezza dimostrata dal massimo esponente del Senato nel considerare fondamentale e in continua crescita la professione infermieristica dal punto di vista clinico-assistenziale, sociale e di prossimità con i cittadini. Cosa questa su cui le abbiamo assicurato – conclude Mangiacavalli – tutto l’impegno dei 450mila infermieri italiani che hanno come loro primo e unico obiettivo la tutela della salute delle persone. www.fnopi.it