L' Ordine Provinciale Infermieristico di Teramo (OPI) e l'Ordine della professione di Ostetrica di Teramo (OPO) è lieto di proporvi l'evento formativo:
"Il nuovo contratto di lavoro del comparto sanità Diritti, doveri, indennità, carriere, responsabilità dei professionisti sanitari"
Che si svolgerà a TERAMO 27 febbraio 2019 Aula Convegni II° Lotto P.O. Teramo - Piazza Italia, 1
Obiettivi :
Management sanitario. Innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali.
Rendere edotti i partecipanti dei cambiamenti che vengono apportati dalla nuova normativa contrattuale sia in merito alla gestione sia in merito alla fruizione dei principali istituti contrattuali.
Verrà approfondita la parte relativa alle nuove carriere professionali e alla ridefinizione delle carriere gestionali.om
Le iscrizioni sono aperte dal 31 gennaio 2019 fino al raggiungimento di 100 partecipanti: infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche in regola con l’iscrizione agli Ordini OPI e OPO di Teramo.
L’elenco degli ammessi sarà pubblicato su www.opiteramo.it appena raggiunto il numero.
Scheda di iscrizione da compilare e da inviare all' OPI TERAMO tramite n. fax 0861 241838 oppure via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Integrazione, Innovazione, Competenza.
Sono le Parole chiave alla base del congresso nazionale di Riccione 2019.
Esperti Internazionali, Relatori provenienti da gran parte delle Regioni Italiane illustreranno le novità nel mondo del soccorso extraospedaliero e nella gestione delle emergenze in pronto soccorso ed in medicina d'urgenza.
Un pool di Professionisti Esperti, medici e infermieri, compongono la segreteria scientifica del congresso con l'obiettivo di condividere esperienze alla ricerca della vera e formale integrazione tra le figure che operano nel settore.
Focus con la finalità di approfondire aree tematiche di sicuro interesse completano il programma della sessione congressuale.
Workshop su tematiche proprie del mondo del soccorso verranno realizzati con sessioni teorico-pratiche per offrire al congressista ulteriore opportunità di formazione.
Uno dei momenti culminanti del percorso avviato sarà il 23 febbraio a Roma: tutte le professioni sanitarie, riunite in un Consiglio nazionale congiunto, produrranno una mozione a sostegno del Ssn da consegnare a Governo, Regioni e Parlamento per fare sentire la loro voce nella gestione della Sanità
Medici, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi hanno stretto un’alleanza per lavorare in modo condiviso.
In totale, un milione e mezzo di professionisti della sanità che, tramite i loro Ordini professionali, offriranno, tutti insieme, alle istituzioni e alla Politica le loro competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini.
A 40 anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale l’obiettivo è quello che chi fa la sanità possa essere propositivo per realizzare la massima armonizzazione delle situazioni esistenti, che significa garantire a tutti i cittadini italiani un equo e uniforme accesso alle migliori cure possibili.
È quanto è stato deciso oggi a Roma, presso la sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in una riunione congiunta dei presidenti e rappresentanti delle rispettive Federazioni.
Due gli obiettivi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.
“Quando si parla di salute, noi siamo i professionisti dell’assistenza – è stato detto -. Siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del SSN”.
“Oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità – si è osservato ancora -. Questo non è giusto nei confronti dei professionisti, e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio Sanitario Nazionale non solo tra una Regione e l’altra ma anche tra aree differenti all’interno delle Regioni stesse”.
Uno dei momenti culminanti del percorso avviato oggi sarà il 23 febbraio prossimo a Roma, quando tutte le professioni sanitarie, riunite in un Consiglio nazionale congiunto, produrranno una Mozione a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale da consegnare a Governo, Regioni e Parlamento per fare sentire la loro voce nella gestione della Sanità.