Una trasfusione di sangue errata, un tragico errore avrebbe portato alla morte un’anziana paziente dell’ospedale all’Angelo di Mestre. Lo ha accertato l’autopsia.
Scambiate le sacche di sangue
La donna è deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, dopo essere stata sottoposta a una trasfusione di sangue errata. Ad accertare l’errore è stato il consulente medico incaricato dalla Procura ad eseguire l’autopsia sull’ultranovantenne...
Il progetto rappresenta il presupposto di una sperimentazione pilota di Infermieristica di famiglia e di Comunità dedicata specificamente agli ultrasessantacinquenni e particolarmente valida nella definizione di interventi proattivi di gestione delle cronicità nella promozione di attività di comunità che concorrono alla prevenzione e alla tutela della salute
La recente attivazione del Nucleo Operativo di Controllo Assistenziale Territoriale (Nocat), vede la Asl di Teramo leader nella presa incarico delle persone con cronicità e fragilità attraverso la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo di pianificazione, monitoraggio e controllo delle attività di Assistenza Domiciliare.
Una scelta innovativa quella della Direzione Generale e del management sanitario e amministrativo....
A prevalere, quest'anno, è stata Sarah Bradassi, operativa presso il CSM della Maddalena. Risultata vincitrice dopo un testa a testa con tre colleghe approdate insieme a lei alla fase finale.
Nel corso della annuale Serata di solidarietà promossa dal Collegio OPI di Trieste, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Premio Sossi "L'infermiere dell'anno", giunto alla quarta edizione. Contestualmente è partito il bando per l'assegnazione di un progetto proposto da una associazione fortemente radicata sul territorio. A prevalere, quest'anno, è stata Sarah Bradassi, operativa presso il CSM della Maddalena, dopo alcune esperienze alla Clinica Medica e nel Distretto 4 a San Giovanni. E' risultata vincitrice dopo un testa a testa con tre colleghe approdate insieme a lei alla fase finale: Maria Beatrice Anselmi, Barbara Mazzocchini e Paola Sclauzero. Il presidente di OPI Trieste Flavio Paoletti ha presentato le quattro finaliste e le motivazioni legate all'assegnazione del Premio, che alle preferenze ricevute attraverso il voto dei cittadini incrocia la professionalità e la capacità di relazione umana dei finalisti: doti fondamentali per chi porta avanti ogni giorno la professione infermieristica in prima linea, dalle sale operatorie alle corsie dell'ospedale, alle residenze dedicata a cittadini anziani.
«Nel mio lavoro ogni giorno capita di confrontarsi con le crisi importanti dei pazienti – ha spiegato la vincitrice – fare l'infermiere, in questo contesto, significa reinventarsi ogni giorno con umilta' ma sempre con entusiasmo, per offrire un sostegno concreto, nel segno di un'alleanza terapeutica che portiamo avanti con gli assistiti". «Solidarietà vuol dire anche condivisione e convivialità - ha sottolineato il presidente Paoletti –. Per questo nel tempo OPI ha avviato a Trieste un momento in cui gli iscritti incontrano i cittadini e le realtà del territorio, in osservanza dei valori della professione dell'infermiere. Il nuovo bando per progetti legati a obiettivi di promozione sociale è aperto fino al 20 ottobre alle associazioni del territorio che vorranno proporsi». Le prime tre edizioni del Premio Sossi "L'infermiere dell'anno", promosso in ricordo della collega Valentina Sossi scomparsa prematuramente nel 2013, erano andate a Giulia Gerebizza, in forze alla ASS1 Distretto 3 di Trieste nel 2014, a Lucia Sambo, coordinatore infermieristico presso il reparto di oncologia dell'Ospedale Maggiore di Trieste nel 2015 e a Rosa Mingrone, impegnata nella residenza polifunzionale per anziani Villa Verde Aurisina – Santa Croce, nel 2016.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: