Il tema dell'autismo rimane ancora molto delicato da affrontare , accettare , gestire. Non vi è soltanto il disagio di chi ne è affetto ma spesso anche chi è vicino alla persona non sa come affrontare la situazione spesso la rifiuta, non l'accetta , fa finta che il problema non esista.
Anche il contesto sociale spesso non è in grado di dare delle risposte e gestire delle situazioni di carattere quotidiano. Di seguito due articoli che marcano due aspetti diversi ma che convergono su questa condizione che molto spesso rischia di non essere affrontata nel modo adeguato. Come Ordine delle Professioni Infermieristiche sentiamo questa responsabilità e ci attiveremo presto affinchè si possa sensibilizzare il più possibile non solo l'intera popolazione ma tutti gli organi; dalle scuole agli ospedali alle forze dell'ordine.
Vi segnaliamo:
"Mio figlio è autistico, ma dite ai vostri figli che i bimbi come lui capiscono"
"Autismo, Francesca: «Mio figlio Federico che ha imparato a riconoscere le emozioni"
Le linee guida NICE “Brain tumours (primary) and brain metastases in adults” pubblicate a luglio del 2018, indirizzano la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento di tutti i tipi di tumori cerebrali e metastasi cerebrali in persone di età superiore ai 16 anni. Hanno come obiettivo quello di supportare e migliorare la diagnosi e l’assistenza a questi pazienti. Un focus importante è dato dalla corretta e adeguata informazione ai pazienti e, se ritenuto opportuno da questi ultimi, ai loro familiari. Queste linee guida si rivolgono agli operatori sanitari coinvolti nella gestione e nel trattamento di tali patologie, ai pazienti e ai loro caregiver. La Fondazione GIMBE ne ha recentemente prodotto un’efficace sintesi in lingua italiana, pubblicata sulla rivista open access Evidence. Ecco i punti salienti che riguardano l’assistenza.
Bisogni assistenziali dei pazienti con tumore cerebrale
I bisogni assistenziali dei pazienti con tumore cerebrale possono essere molto complessi in quanto, oltre a causare una disabilità fisica, possono avere effetti su:
Comportamento
Funzioni cognitive
Personalità
Le linee guida NICE raccomandano di discutere, affrontare i bisogni socio-assistenziali con la persona affetta da tumore cerebrale e i suoi familiari (caregiver, se indicato). La valutazione dei bisogni assistenziali interessa, infatti, non solo la persona affetta dalla patologia, ma anche i suoi familiari, poiché possono essere di natura psicologica, cognitiva, fisica, spirituale ed emotiva...
Un gruppo di Infermieri italiani a luglio 2019 ha pubblicato sulla rivista "Acta Biomed for Health Professions" una revisione sistematica sull'utilizzo del Case Management nei dipartimenti di emergenza-urgenza. Lo scopo è stato quello di indagare come il Case Management possa essere utile per ridurre gli accessi in PS dei Frequent Users (accessi frequenti e senza caratteristica d’urgenza) e migliorare l'assistenza fornita.
Migliorare l'assistenza in Pronto soccorso grazie al Case Management
Gli accessi al Pronto soccorso (PS) senza caratteristica d'urgenza da parte di utenti che richiedono frequentemente risposte di tipo clinico-assistenziale (frequent users) sono un fenomeno comune, perché questo servizio è spesso percepito come una risposta rapida e concreta.
Ultimamente si è parlato molto di questo fenomeno anche su testate giornalistiche nazionali come il Corriere della Sera, che ha riportato i dati degli accessi impropri nei Pronto soccorso milanesi: nel primo semestre del 2019 la percentuale è stata quasi del 93%...
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: