La città di Cagliari è onorata di ospitare il LX Congresso della Società Italiana dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri. In questi anni di intenso fermento culturale in ambiente neurologico, la SNO conferma il
suo ruolo fondamentale nel promuovere le Scienze Neurologiche all’interno dell’organizzazione ospedaliera nazionale. Al compimento dei 60 anni di storia la nostra Società, pioniera nel riconoscere l’importanza dell’approccio multidisciplinare alla moderna scienza medica, è viva e presente nel panorama delle neuroscienze.
Le tematiche affrontate dal Congresso di Cagliari scaturiscono dalle attività quotidiane all’interno dei nostri ospedali: la gestione di malattie complesse, l’organizzazione della neurologia d’urgenza, la condivisione di protocolli comuni interdisciplinari basati sulle evidenze cliniche e la sperimentazione dalla quale le stesse evidenze devono derivare.
Al centro del Congresso il tema dell’innovazione tecnologica a supporto della gestione clinica. I temi prescelti coinvolgono non solo le tre figure professionali originali della SNO, ma anche le altre componenti che, a vario titolo e con pari dignità, si impegnano intorno al paziente affetto da patologia del sistema nervoso. Quindi figure mediche come i riabilitatori ed i radioterapisti, ma anche infermieri, tecnici di neurofisiopatologia e psicologi.
Come da tradizione, i contenuti lasciano poco spazio alle tentazioni di autoreferenza o speculazione astratta, pur non trascurando gli aggiornamenti su patologie rare. Sono previste sessioni su patologie neoplastiche, vascolari e degenerative. Uno spazio di rilievo viene anche riservato a patologie a larga prevalenza e gestione multidisciplinare come l’epilessia, la Malattia di Parkinson, le demenze e le cefalee, oltre che ad argomenti che sempre più coinvolgono il quotidiano di operatori ed utenti, quali le questioni etiche connesse all’utilizzo di cure palliative e le problematiche medico-legali. Nel rispetto del grande impegno della SNO nella formazione dei giovani clinici e ricercatori sono previste sessioni a loro dedicate con intensa interattività su nuovi approcci clinici e devices di recente introduzione.
Nell’organizzazione delle sessioni si è tenuto contro della tradizione nella ricerca locale in tema di neuroscienze. Ampio spazio viene dato alle sessioni neurochirurgiche e neuroradiologiche con singole presentazioni e tavole rotonde che sottolineano l’importanza nella scelta di materiali sempre più avanzati, e tecniche chirurgiche ed interventistiche d’avanguardia.
Ci piace alle fine sottolineare come la Sardegna sia una terra di antiche tradizioni e di genuina ospitalità̀, capace di offrire scorci di straordinaria bellezza. Fatto salvo l’impegno dei lavori scientifici, siamo certi che questa sia l’occasione, per i colleghi ed amici partecipanti, di scoprire ed apprezzare le meraviglie della nostra Isola.
Beni Benius
Il futuro delle neuroscienze nell' equilibrio tra ricerca scientifica e pratica clinica
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: