"I pediatri di famiglia della Fimp hanno colto il senso della proposta della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (FNOPI): le famiglie affidano a loro la cura dei propri figli scegliendo lo specialista di fiducia e occorre, come spiega la stessa Fimp che li rappresenta, che i Dipartimenti di Prevenzione individuino figure di raccordo tra la scuola, la famiglia e il medico curante, come gli Infermieri di comunità per garantire che la salute abbia una vera e piena tutela. Di questo ringraziamo la Fimp e assicuriamo tutta la disponibilità della FNOPI a tracciare assieme e con le istituzioni il percorso migliore per un'assistenza della massima qualità ed efficacia e, soprattutto, perché le scuole possano riaprire in piena sicurezza".
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, sottolinea così e rilancia il messaggio che la Federazione italiana medici pediatri ha inviato oggi proprio sul tema del controllo sanitario nelle scuole.
"Ha ragione – aggiunge Mangiacavalli – il presidente della Fimp, Paolo Biasci, quando dice 'Non torniamo indietro e soprattutto non creiamo confusione di ruoli a scapito di bambini e genitori. Dentro quelle classi ci sono i nostri pazienti ed è impensabile affidare ad altre figure professionali non specialistiche, compiti che si collocano tra le nostre responsabilità'. E sono gli infermieri di famiglia e comunità. Anche su questo non c'è da inventare nulla, è già tutto pronto: il decreto rilancio ha introdotto in Italia all'interno dei distretti sanitari proprio la figura dell'infermiere di famiglia e di comunità, e nella comunità rientra a pieno titolo anche la Scuola".
"Questi professionisti all'interno delle scuole, sul campo, – prosegue – promuovono la salute, aiutano gli individui ad avere i mezzi e le conoscenze per un maggior controllo sul loro livello di salute. Avere un professionista infermiere a scuola garantisce il rispetto dei diritti di tutela alla salute e diritto allo studio; trasmette una maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio e riducono l'assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie. E sarà lo stesso infermiere ad attivare in caso di reale necessità il medico che assiste l'alunno, operando in team con il pediatra di libera scelta all'interno dei Dipartimenti di prevenzione".
"Bene quindi il messaggio della FIMP e ci auguriamo – conclude la presidente FNOPI – in piena sintonia con loro, che il ministro Speranza, il quale ha dimostrato sempre la capacità di operare a favore della salute dei cittadini, colga questa opportunità innovativa, che garantisce davvero la sicurezza degli alunni e la tutela della loro salute".
I 50 crediti ECM da acquisire per l'anno 2020 da medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti in qualità di dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali, si intendono già maturati dai professionisti che, in occasione dell'emergenza Covid-19, abbiano continuato a svolgere la propria attività professionale. A prevederlo è l'emendamento Campari (Lega) confluito all'interno del maxiemendamento al Decreto Scuola approvato giovedì 28 maggio dall'Aula del Senato (dovrà essere convertito in legge entro il 7 giugno). Non si tratta solo di un premio - ha commentato Campari - credo che chi in questi mesi ha fronteggiato una così grave emergenza, abbia sicuramente acquisito conoscenze e capacità che prima non aveva. Una impareggiabile formazione sul campo.
Emendamento Campari: 50 crediti ECM riconosciuti per emergenza Covid-19
Per medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti che sono rimasti in prima linea durante l’emergenza Covid, i 50 crediti da acquisire per l’anno 2020 per la formazione permanente, si intendono già oggi maturati. La 7° Commissione “Istruzione pubblica, beni culturali” del Senato ha infatti parzialmente accolto la mia proposta che prevedeva di premiare con crediti formativi chi ha continuato a lavorare in ambito medico durante nei mesi della crisi Coronavirus e permetteva l'abilitazione diretta alla professione gli iscritti all'esame di Stato per diverse categorie professionali come psicologi e farmacisti, dichiara il senatore parmigiano Maurizio Campari (Lega) che ha presentato l’emendamento.
L’emendamento “Campari” al Decreto 8 sulle “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”, che riguarda i dipendenti delle aziende ospedaliere, delle università, delle unità sanitarie locali, delle strutture sanitarie private accreditate o come liberi professionisti, è stato fatto proprio dalla Commissione il 28 maggio ed è diventato parte integrante del provvedimento su cui il Governo ha messo la fiducia. Conseguentemente - sottolinea il Senatore della Lega - non potrà più essere modificato senza far decadere il provvedimento stesso. Il cosiddetto Decreto Scuola approvato in Senato entro il 7 giugno diventerà legge previo passaggio alla Camera.
Convocato questa mattina a Pescara (29/5/2020) in Regione il Presidente OPI Teramo dove con gli altri presidenti provinciali della Regione Abruzzo saranno ricevuti dall'l'assessore alla Salute Nicoletta Verì, e il direttore del Dipartimento Sanità, Claudio D'Amario, per sottoscrivere un protocollo d'intesa con gli ordini provinciali delle professioni infermieristiche.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: