Ci risiamo! Non si riesce a rappresentare la nostra professione in maniera dignitosa, adeguata, la chiave di lettura è sempre la stessa legata a stereotipi come infermiera sexy, missionari, legati in modo imprescindibile alla figura medica per cui devono essere "fedeli servitori".
E anche ieri sera, nella trasmissione Guess My Age in onda su TV8 alle 20:30,si é assistiti allo spettacolo in cui una presunta infermiera si è prestata a questo gioco,si' perchè come sempre si dirà che si è scherzato, che si è trattato pur sempre di un varietà in cui si è cercato di trasmettere allegria e leggerezza.
Si dirà che si è ricordato come sia una professione da fare solo se si ha "vocazione" e non come ripiego, ed è proprio questo il punto: anche dopo questa terribile pandemia in cui gli infermieri sono stati il perno centrale con cui si sta combattendo questa situazione, non si è riusciti a trasmettere quello che oggi realmente rappresenta la nostra professione.
Professionisti autonomi con un percorso formativo universitario altamente specializzato che porta a delle peculiarità specifiche con responsabilità dirette.
Oggi gli infermieri italiani sono docenti, ricercatori, dirigenti ma soprattutto ottimi professionisti tra i più preparati al mondo.
Siamo sicuri della buona fede degli autori del programma e del conduttore ma è anche da questi passaggi che si delinea l'immagine di una professione , ancora oggi, troppo bistrattata.
Fare il punto sulle questioni principali che il Governo sta affrontando e su cui delibererà nei mesi futuri. Questi gli obiettivi della conferenza stampa che si è svolta ieri a Palazzo Chigi e alla quale hanno partecipato oltre al premier Mario Draghi i ministri Gelimini, Bianchi e Speranza.
Draghi ha spiegato che la campagna vaccinale procede spedita: verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione. Già oggi il 70% è completamente vaccinato. Per questo si è detto “abbastanza fiducioso che raggiungeremo l’obiettivo dell’80% per fine settembre che dà, ovviamente, un grande conforto sia per la ripresa dell’attività produttiva, sia per la ripresa della scuola”. Draghi ha anche ricordato che la campagna vaccinale è stata invece abbracciata con grande entusiasmo dai giovani. Dei giovani tra i 16 e i 19 anni circa il 70% ha ricevuto almeno una dose di vaccino e quasi metà è pienamente vaccinata.
E Draghi ha espresso anche solidarietà piena a tutti coloro che sono stati e sono oggetto di violenza e di odio da parte dei cosiddetti NO VAX: “Questa violenza è particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione e di persone che sono in prima linea a combattere la pandemia”, ha detto.
Sulle questioni aperte di maggiore attualità, il premier ha confermato che la scuola in presenza è sempre stata la priorità del Governo. Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino, quindi anche su quel fronte è tutto pronto.
L’applicazione del Green pass sta andando bene secondo Draghi, così come la preparazione concernente i trasporti. “Naturalmente – ha detto – vi saranno sempre dei casi in cui ci saranno le fotografie dei mezzi pieni, oppure delle cose che non vanno ma, in generale, l’impressione è che la preparazione sia stata accurata, ben fatta, che insomma il Governo non abbia ‘passeggiato’, come dice qualcuno, durante l’estate”.
Sull’obbligo vaccinale e sulla terza dose di vaccino, Mario Draghi ha risposto sì a entrambe gli argomenti e anche il ministro della Salute Speranza ha affermato che: “L’obbligo nel nostro Paese è già disposto da norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario. Quindi in realtà già è applicato ad un pezzo della nostra società e quindi una possibilità che resta potenzialmente a disposizione delle istituzioni, del governo, del Parlamento. Sulla terza dose c’è un confronto in corso proprio in queste ore e questo confronto porterà la scelta della terza dose. Si inizierà, Io credo già entro il mese di settembre. Comunque nel mese di settembre, alla fine di questo mese. E si partirà dalle persone che hanno una risposta immunitaria molto fragile. Questa indicazione, tra l’altro nelle ultime ore è anche arrivata dall’Ema, dall’ECDC, dalle autorità europee, ed è un’indicazione su cui il nostro CTS ha già espresso un’opinione. Quindi sicuramente sì”.
La FNOPI sulla terza dose
Sulla terza dose nelle ultime settimane si era espressa anche la FNOPI ricordando che in poco più di in mese si è registrato un aumento del 600% di contagi tra gli operatori sanitari.
“I contagi tra gli operatori sanitari sono andati via via calando nei mesi a partire dal vax day di dicembre 2020 – ha detto la presidente Barbara Mangiacavalli – quando su base mensile si registravano tra i 16mila e i 19mila casi, fino alla cifra più bassa di soli 212 operatori sanitari infettati in un mese (dato dell’11 luglio). Oggi, però, dai dati aggiornati al 1° settembre, sono aumentati in poco più di un solo mese oltre il 600%, e sono 1.954. Di questi l’82-84% circa sono infermieri che da inizio pandemia si sono contagiati in circa 115mila”.
Sulla terza dose Mangiacavalli ha affermato che “è la scienza che deve decidere ma, sul campo, stiamo assistendo ad un aumento di contagi, sia pure con esiti non gravi, grazie alla vaccinazione che protegge dalle conseguenze peggiori dell’infezione”. Una delle ipotesi è che i sanitari, vaccinati per primi, abbiano visto ridurre la propria immunità e siano quindi più soggetti all’infezione. Per quanto sulla gravità della malattia, come specificato da Mangiacavalli, il vaccino mantiene la sua efficacia.
Il fatto positivo, infatti, è che si tratta di casi non gravi e non si registrano decessi. Grazie al fatto che il 95% degli operatori sanitari risulta vaccinato (il 98,1% almeno con una dose). “Sul fronte dei ricoveri e dei decessi – spiega Nicola Draoli, membro del comitato centrale della Fnopi – i dati non sono sovrapponibili a quelli dell’anno scorso. L’aumento dei contagi è compatibile con la circolazione della più contagiosa variante delta. Ma la quasi totalità degli operatori contagiati sono asintomatici o paucisintomatici”.
Speranza fa il punto sui vaccini
Alla conferenza stampa di Palazzo Chigi, poi, il ministro Speranza ha fatto il punti sulla situazione.
“Vorrei ricordare a tutti, ormai il mese di agosto è finito, che abbiamo tenuto in questo mese limitazioni molto molto leggere rispetto a quelle che avevamo imparato a conoscere nei mesi precedenti. Questo significa che la campagna di vaccinazione è la vera arma fondamentale che abbiamo, e la risposta degli italiani in questo momento è molto positiva e molto incoraggiante, abbiamo superato nella giornata di ieri 78 milioni di somministrazioni e abbiamo superato il 70% della popolazione vaccinabile che ha completato il ciclo.
Il lavoro del Commissario Figliuolo procede in maniera molto positiva in stretta sinergia con le regioni e ci porterà nei termini che abbiamo previsto, cioè entro la fine di settembre, a raggiungere il 80%. Noi siamo fiduciosi che questo risultato sia alla nostra portata.
Il segnale più bello, lo diceva il Presidente del Consiglio, sta arrivando dai più giovani, dai più giovani sta arrivando un messaggio di grande fiducia, un messaggio di libertà, con un numero molto molto significativo di vaccinazioni che sono in corso e una percentuale che nei più giovani addirittura ha superato alcune delle generazioni di mezzo. È bello vedere tra i 20 e i 29 anni c’è una risposta molto alta, e anche tra i 12 e i 18 anni e questo ci offre anche un’arma in più fondamentale per la riapertura delle scuole.
Abbiamo sin dall’inizio detto, tutti insieme come governo, che questa è la priorità assoluta che noi abbiamo, far rientrare tutti in sicurezza in presenza e io spero che ben presto avremo un numero molto alto di classi in cui tutti i ragazzi oltre che gli insegnanti saranno vaccinati e questo consentirà di alleggerire ulteriormente le misure a partire proprio dalla questione delle mascherine che possono essere abbassate nelle classi dove tutti sono vaccinati.
Quindi io penso che il messaggio che dobbiamo ancora dare con forza, con serenità, con rigore al nostro Paese è quello che c’ha attraversato in queste settimane e cioè che la campagna di vaccinazione, il vaccino, è l’arma fondamentale per chiudere questa stagione così difficile per aprire un’altra.
Arrivano dati da ogni angolo del mondo dove le vaccinazioni sono in corso e questi dati ci danno un messaggio univoco molto chiaro e molto netto che ci dice che i vaccini sono efficaci e sicuri e sono quindi lo strumento essenziale con cui gestire questa stagione”.
A QUESTO LINK IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
A QUESTO LINK LA TRASCRIZIONE DELLA CONFERENZA STAMPA A CURA DI PALAZZO CHIGI
Anche l'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo presente all'importante appuntamento "Giubileo degli Ammalati e degli Operatori Sanitari “LA PROSSIMITÀ VIA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA SALUTE” attraverso il segretario Dott. Stefano Bellini ed il tesoriere Dott. Luca Ruggieri. Questi ultimi hanno ribadito, alla presenza delle diverse personalità: il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia e l'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, l'importanza, la centralità della professione infermieristica nella nuova sfida sanitaria ovvero l'assistenza sanitaria sul territorio attraverso l'infermiere di famiglia/comunità, negli ambiti delle Case della Comunità e nello sviluppo del sistema dell’assistenza domiciliare.
Considerazioni riprese nell'intervista alla consigliera OPI TERAMO Dott.ssa Silvia Capitanio, intervenendo non solo sull'evento ma anche sull'importanza della campagna vaccinale che vede, come sempre, gli infermieri non solo protagonisti impegnati sul campo ma come promotori ed educatori della salute.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: