LUOGO: Hotel Sporting, Via Alcide de Gasperi, 41, 64100 Teramo
DATA: 8 Ottobre 2022
QUOTA DI ISCRIZIONE: 25 euro
POSTI DISPONIBILI: 40
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Zamprogno Mattia
La nefrostomia percutanea è una procedura che prevede la puntura delle cavità renali attraverso la cute (in genere in regione lombare), sotto controllo ecografico o radiologico, allo scopo di realizzare una comunicazione stabile tra il rene e la superficie corporea per mezzo di un catetere da connettere ad un raccoglitore. La letteratura è carente nell’ambito della gestione della nefrostomia.
In base alla scarsità di prove, non è noto il grado in cui le tecniche di gestione raccomandate dai percorsi di assistenza clinica pubblicati o dai fogli informativi per i pazienti rilevati nei siti di istituzioni ospedaliere prevengano possibili complicanze. Le raccomandazioni traggono forza dalle migliori pratiche nella cura delle ferite e dei cateteri e sulla fisiopatologia del sistema urinario ma non esistono modelli per la gestione dei pazienti nella disciplina utili alla formazione degli stomaterapisti.
Scopo di questo progetto formativo è descrivere qual è lo stato dell’arte nella gestione delle nefrostomie e definire delle linee di indirizzo gestionale da implementare nella pratica clinica stomaterapica/urologica.
OBIETTIVO GENERALE
Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell’evidence based practice (EBM – EBN – EBP)
OBIETTIVI SPECIFICI
Acquisire contenuti tecnico professionali (competenze e conoscenze) individuali nel settore specifico della disciplina
Acquisire competenze nell’Appropriatezza delle prestazioni sanitarie, sistemi di valutazione, verifica e miglioramento dell’efficienza ed efficacia
Acquisire competenze per la Sicurezza del paziente e responsabilità professionale
L’ offerta formativa verte su questi temi:
Clinica: indicazioni e procedure
Letteratura: quale lo stato dell’arte nella gestione del presidio nefrostomico
Quali sistemi e presidi in uso per la gestione?
Condivisione esperienze (Focus Group)
Costruzione di un documento di consenso
Strumenti
Relazioni su temi preordinati
Tavola Rotonda
Focus group gruppo di persone selezionato di esperti impegnato nella discussione di un argomento prestabilito, allo scopo di determinare le idee e gli orientamenti di fondo di un insieme più vasto di persone
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DESCRIZIONE DEL CONGRESSO
2 - linee guida - protocolli - procedure.
SPECIFICHE EVENTO
Acquisizione competenze di sistema:L’incidenza delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino mici è in aumento nella maggior parte dei paesi del mondo: in italia è medio-alta. colpiscono prevalentemente i giovani ed hanno un negativo impatto sulla qdv dei pazienti. La gestione clinica è complessa nell’iter diagnostico e nelle scelte terapeutiche. ai pazienti viene offerta un’assistenza non uniforme sia a livello locale che nazionale e ciò comporta disorientamento nei confronti delle nuove strategie terapeutiche. Da diversi dati emerge che spesso i pazienti con mici non ricevono una gestione ottimale della loro malattia. negli ultimi 20 anni si sono resi disponibili nuovi farmaci, tra cui i farmaci biologici e più di recente le piccole molecole. Tuttavia, le diverse strategie terapeutiche in uso non sono sempre supportate da evidenze scientifiche. lo scopo del corso è fare un bilancio dell’uso oramai ventennale dei farmaci biologici, di analizzare e discutere se abbiano modificato il decorso clinico delle mici.
Per la prima volta in Italia è stata concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Il contenuto di questa pagina proviene dall'OPI Carbonia Iglesias, ringraziamo i colleghi.
Nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Teramo, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Sassari e Oristano, aderenti alla FNOPI Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, stiamo ufficialmente e definitivamente per inserire, dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica:
Nella vita professionale e nella rappresentanza istituzionale della FNOPI Opi provinciali ci sono momenti che suggellano un percorso, un impegno, un modo di vedere l’agire per nome e per conto di infermieri e assistiti.
Poter esporre questo progetto in dirittura d’arrivo complessivo e definitivo è uno di quei momenti perché non ci stiamo accingendo a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente partendo dai bisogni dei più fragili, dei disabili, degli inabili, degli inascoltati, dei non percepiti.
Ci siamo impegnati e continueremo ad impegnarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto ed un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie.
Quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini, la professione infermieristica è e sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione: questo era il nostro obiettivo e questo abbiamo portato a compimento testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi.
In particolare: